Sono ipersensibile, cosa significa?

Sono ipersensibile, cosa significa?

Sara entra in classe e vede i pennarelli, i giochi nuovi, i suoi compagni e non vede l’ora di cominciare a giocare.

Elisa entra in classe e non vede solo i pennarelli, i giochi e i compagni ma “sente” l’umore della maestra, dei suoi compagni, si accorge che manca un compagno e si chiede cosa gli sarà successo e già si preoccupa, “sente” lo sguardo del compagno su di sé e si chiede se ha fatto qualcosa che non va.

Elisa ha il potere di percepire due realtà, quella visibile a tutti e quella impercepibile a quasi tutti perché solo chi ha il dono dell’ipersensibilità può “vederla”.

Elisa è una bambina ipersensibile.

 

Che dono potente e meraviglioso l’ipersensibilità che ti fa “sentire” tutto il resto, le emozioni che circolano, i non detti…ma quante domande in più attraversano la mente e il cuore di Elisa, spesso è facile esserne sopraffatti, perché a volte tutte queste emozioni, tutti questi pensieri sono troppo.

 

Sembra che Sara viva con una pelle capace di fare da scudo, Elisa a volte sembra “senza pelle” perché le parole sgarbate, i comportamenti che deludono, le immagini forti e violente colpiscono così forte che non è facile sentirsi al sicuro.

 

Bambini con il temperamento di Elisa sono stati studiati da una grande ricercatrice americana Elaine Aron, che dopo numerose ricerche ha creato il test per cercare di definire chi possiede questo tratto. Gli studi scientifici che hanno confermato le sue teorie riferiscono della presenza del 20% di persone ipersensibili nel mondo, quindi 1 su 5!

 

Quindi cos’è l’Ipersensibilità?

“E’ la capacità di prestare più attenzione degli altri ai dettagli e poi nell’utilizzare questa conoscenza per prevedere meglio il futuro.

La sensibilità però ha il suo prezzo: può essere uno spreco di energia se ciò che sta accadendo ora non ha nulla a che fare con le esperienze passate. Inoltre, se un’esperienza passata era stata molto negativa, le HPS (Highly Sensitive Person) possono generalizzarla e cercare di evitarla o sentirsi troppe ansiose in troppe situazioni, proprio perché le nuove esperienze assomigliano in parte a quelle vecchie. Ma il costo più elevato dell’essere altamente sensibili è la possibilità che il nostro sistema nervoso si sovraccarichi. Noi HPS però, non appena possiamo riposarci, ci riprendiamo bene!” (Elaine Aron-Persone Altamente Sensibili).

 

E’ un tratto ereditario. Se impariamo a conoscere cos’è l’ipersensibilità spesso scopriamo che anche nostra mamma o nostro papà lo sono, ma attenzione un genitore ipersensibile sotto stress fa più danni della grandine perché diventa aggressivo, confuso, difeso.

 

Per questi bambini è trovare un tesoro la presenza di una persona che sappia riconoscere le loro particolarità, la loro spiccata intelligenza emotiva, una capacità di apprendere normalissima che però ha bisogno di meno numeri ma più immagini e collegamenti emotivi, di sostegno e non di rimproveri o punizioni. Una persona che sappia valorizzare la loro intelligenza creativa, la loro voglia di vivere e di far stare bene il mondo intero, ma che li aiuti anche ad occuparsi di sé, dei propri limiti, dei propri bisogni perché il mondo da soli non possono salvarlo.

 

Ecco questa è la mia mission, da bambina ipersensibile a mamma, moglie, psicologa ipersensibile è senza prezzo aiutare gli adolescenti nello scoprire che non sono “strani, sbagliati” ma sono dotati di un Super Potere che però hanno bisogno di imparare a gestire perché diventi una risorsa e non una palla al piede.

 

Ecco poche righe per iniziare a capire cos’è l’Ipersensibilità, tanto tanto c’è da dire:-)

 

Alcuni passi sono tratti dai testi di Elaine Aron e Federica Bosco.