Come riconosco se mio figlio è altamente sensibile?

Dr.ssa Emanuela Iappini

I bambini altamente sensibili (PAS e   quindi BAS) sentono tutto di più…

…i rumori, la presenza di più strati, le etichette nelle magliette, le luci forti,

…le aspettative, l’umore degli altri,

…la tensione nella stanza,

…le ingiustizie sugli altri, la prepotenza, l’empatia verso chiunque

…la fatica a stare in mezzo a tanti bambini, l’affanno a fare troppe cose in successione

…la fatica ad accettare il fallimento, ad accettare di non essere sempre bravi, la fatica di deludere soprattutto le persone che credono in lui/lei o che lui/lei ammira

…la fatica nel gestire i limiti, i confini di sé stesso perché sono sempre rivolti verso l’altro

…la fatica ad autoregolarsi se non vengono contenuti e rassicurati, facendosi sopraffare da crisi di chiusura per gli introversi o esplosioni di rabbia

…il futuro e le ansie che trasformano in domande “adulte” sulla vita, sul mondo utilizzando un linguaggio più evoluto della loro età

…le critiche, perché sono particolarmente suscettibili visto che hanno tanto bisogno di piacere perché piacere significa sentirsi amati

…la fatica nel prendere decisioni perché valuta tante alternative grazie ad un’intuizione superiore ma non riesce a stringere perché tende al rimugino senza fine

…la fatica nello stare nel conflitto: i BAS sognano un mondo di persone gentili che vadano tutte d’accordo per cui si invischia facilmente per mediare

 

I bambini altamente sensibili …

 

..tendono a reagire maggiormente agli stimoli a livello neurologico sulla base di un particolare tratto genetico che si eredita e che provoca una reazione alle emozioni piuttosto intensa. Si tratta infatti di bambini più recettivi rispetto alle sollecitazioni interne ed esterne, dalle quali ricevono una sorta di sovra stimolazione che li conduce a percepire tutto nei dettagli e con maggiore intensità emotiva.

Tale funzionamento neurologico porta i bambini altamente sensibili a dover sviluppare una maggiore capacità di elaborazione delle informazioni, oltre a una maggiore empatia, consapevolezza delle cose e capacità riflessiva.

Non esiste una diagnosi perché non si tratta di un disturbo psichico ma di un comune tratto del temperamento che accomuna circa il 20-30% della popolazione. Esistono test, creati dalla studiosa del tratto la dottoressa Elaine Aron.

Le forti reazioni emotive del bambino altamente sensibile fungono da meccanismo di difesa e protezione rispetto al sovraccarico da parte degli stimoli esterni. L’alta sensibilità induce inoltre questi bambini a porre molta attenzione a ciò che accade intorno a loro e a comprendere la realtà che li circonda in modo dettagliato, a captare le sfumature più nascoste delle emozioni che circolano nelle relazioni, a essere particolarmente sensibili alla comunicazione non verbale.

Mostrano un’intuizione superiore alla norma proprio perché hanno la possibilità di mettere insieme molti più elementi captati dalla loro profonda osservazione. Sono bambini che tendono al rimugino e facilmente sopraffatti dall’eccesso degli stimoli esterni.

Contrariamente a quanto siamo portati a pensare, non è necessariamente associata a tratti comportamentali quali timidezza, fragilità, introversione. Il 30% dei bambini altamente sensibili (BAS) sono estroversi e tra questi ci sono i Sensation Seekers: cioè quei bambini che hanno bisogno di continui stimoli nuovi sennò si annoiano, che però da bravi BAS valutano con particolare coscienziosità.

 

Di fronte a queste caratteristiche

come si devono comportare i genitori?

 

È fondamentale sapere che il tipo di ambiente che circonderà il bambino condiziona qualunque bambino ma lo sarà in modo particolare se è un bambino altamente sensibile: un BAS cresciuto in un ambiente dove non si possono esprimere le emozioni può diventare l’opposto fino a costruire difese narcisistiche, quindi una persona completamente richiestiva e centrata sui propri bisogni. Se cresciuto nel “bisogno” perché ha avuto genitori bisognosi, svilupperà la sindrome della crocerossina, da cui poi trarrà esclusivamente il proprio valore. Tuttavia, anche se cresciuto nell’iperprotezione svilupperà un senso di inadeguatezza tale da aumentare il rischio di depressione, bassa autostima e sviluppo di relazioni disfunzionali.

Molto spesso i genitori hanno bisogno di aiuto per attuare un modello educativo equilibrato tra iperprotezione e contenimento, capace cioè di adottare soluzioni che consentano di evitare la sovrastimolazione sensoriale ed emotiva ma allo stesso tempo non tendere a iperproteggere il bambino sostituendosi a lui o evitandogli le difficoltà.

I bambini altamente sensibili devono essere sostenuti e, con delicatezza, aiutati a provare nuove esperienze senza insistere troppo, trovano maggiore tranquillità in contesti strutturati e in genere si sentono a disagio negli ambienti a loro nuovi, nei grandi gruppi e in luoghi particolarmente affollati.

Hanno bisogno di…

…sentirsi accettati per come sono, non per come dovrebbero essere

…essere aiutati e guidati per ridurre la sovrastimolazione da un genitore consapevole

…essere aiutati nei momenti down attraverso tecniche specifiche di rilassamento

…essere aiutati anche attraverso l’esempio del genitore ad autoregolarsi emotivamente

…regole condivise, perché sono bambini che hanno bisogno di capire il senso delle regole per diventare complici sennò diventano oppositivi, l’autorità non basta.

Detto questo cari genitori, preoccupati di crescere un bambino più complesso, potete alleggerirvi perché è molto più semplice dell’idea che vi siete fatti. Le regole che valgono per il vostro bambino valgono in realtà per tutti i bambini: il difficile compito di ciascun genitore è quello di legittimare le loro sensazioni, dicendo: “posso capire come ti senti” “ciò che senti ti appartiene, nessuno può metterlo in discussione”. In modo particolare per i bambini altamente sensibili, ma in generale anche questo vale per tutti, è importante evitare di dire che le loro emozioni sono sbagliate, oppure frasi del tipo: “stai facendo tante storie per niente” o “sei troppo sensibile” o “cerca di non pensarci”.

Cercate il dialogo, innanzitutto ascoltateli (tutti i bambini!) cercate di spiegare loro le situazioni e soprattutto prepararli ad affrontare i cambiamenti, nella consapevolezza che tutti i bambini, quelli più sensibili ancora di più, comprendono molto più di quanto siamo abituati a credere, anche quando i grandi cercano di nascondere loro le situazioni nell’intento di proteggerli. Ricordate che i BAS intuiscono tanto anche dal non verbale.

Come molti, i bambini altamente sensibili ancora di più, possono soffrire le aspettative della società in cui viviamo, basata sul fare e sull’avere più che sull’essere, quindi ingabbiata da performance e visibilità.

In questo aspetto la famiglia deve riconoscere le caratteristiche del bambino come valori e rinforzare in lui la consapevolezza di possedere un tratto del carattere di grande pregio. Soprattutto per i figli maschi altamente sensibili ancora purtroppo percepiti nella società occidentale come più deboli, rispetto a quell’orientale in cui invece si percepiscono di grande valore.

 

Avete un dono, un bambino altamente sensibile,

osservatelo e fatevi nutrire dal suo sentire

così come imparate a proteggerlo quando ne ha bisogno